Quando si sente parlare di venture capital per le aziende, spesso si pensa a tale strumento in relazione alle startup. Sebbene sia vero che i venture capitalist (VC) investono prevalentemente nelle startup, in realtà il tema è molto più complesso di questo: cerchiamo dunque di comprendere come funziona il Venture capital, come operano i venture capitalist e tanto altro ancora.
Che cos’è il Venture capital
Cominciamo con il definire il Venture capital come una forma di finanziamento erogata da alcuni investitori nei confronti di startup e piccole imprese che si ritiene abbiano un elevato potenziale di crescita sulla base dell’analisi del business plan e di altra valutazione diretta.
I venture capitalist sono tipicamente investitori professionali che vanno alla ricerca di aziende che sono promettenti, nei termini in cui si ritiene che possano riservare loro dei profitti in futuro, sia mediante lo sbarco sui mercati regolamentati che attraverso l’acquisizione da parte di una società più grande. In cambio del loro investimento, i venture capitalist ricevono solitamente una quota di minoranza della società.
Perché il Venture capital conviene
Uno dei vantaggi principali del venture capital è che può fornire all’impresa i finanziamenti necessari per far decollare il proprio modello di business. Senza l’accesso a questo tipo di finanziamento, infatti, molte imprese probabilmente potrebbero non essere mai avviate o potrebbero essere avviate a condizioni peggiori.
Un altro vantaggio del venture capital è che consente alle imprese di crescere rapidamente. Con il rilevante afflusso di denaro apportato dai VC, infatti, le imprese possono assumere più dipendenti, aprire nuove sedi e investire nel marketing e nello sviluppo dei prodotti. In questo modo possono acquisire un vantaggio competitivo in maniera rapida e consolidata.
Inoltre, di norma i venture capitalist hanno un portafoglio di investimenti e possono anche fornire tutoraggio e guida alle aziende in cui investono.
Quanto denaro investono i venture capitalist?
La quantità di denaro che un venture capitalist investe in una società dipende dallo stadio di sviluppo dell’azienda, dal potenziale di crescita e dal livello di rischio che tale attività comporta. Le aziende in fase iniziale ricevono in genere investimenti minori rispetto alle aziende più affermate.
Ricorda inoltre che di solito i venture capitalist cercano di uscire dal loro investimento entro tre – cinque anni attraverso un’offerta pubblica iniziale o vendendo la loro partecipazione a un altro investitore.
Vantaggi anche per i capitalist
Oltre che per l’impresa, il ricorso al venture capital può apportare benefici anche ai capitalist:
- ottenere rendimenti elevati: sebbene gli investimenti in startup comportino sempre un rischio, i venture capitalist hanno la possibilità di ottenere rendimenti significativamente più elevati rispetto a quelli che otterrebbero investendo in aziende più consolidate
- accesso a tecnologie all’avanguardia: investendo nelle startup, i venture capitalist hanno spesso accesso a tecnologie innovative che possono essere utilizzate per creare nuovi prodotti o servizi. Inoltre, hanno la possibilità di conoscere in anticipo le tendenze emergenti, dando così loro un vantaggio competitivo rispetto agli altri investitori
- diversificazione: investire nelle startup offre agli investitori l’opportunità di diversificare facilmente il proprio portafoglio.
Come scegliere un venture capitalist
La scelta di un venture capitalist deve tenere conto di alcuni aspetti fondamentali. In primo luogo, bisogna assicurarsi che l’investitore abbia un buon curriculum di investimenti. In secondo luogo, bisogna assicurarsi che il venture capitalist sia adatto alla propria azienda e al proprio. Infine, bisogna sempre accertare che il venture capitalist sia allineato con i propri obiettivi.
In particolare, per quanto riguarda i precedenti, è necessario esaminare sia i successi che i fallimenti del venture capitalist. Dovresti dunque vedere come hanno aiutato le aziende a crescere. Inoltre, dovresti vedere come se la sono cavata in diverse condizioni di mercato, al fine di avere un’idea della loro capacità di comprendere il rischio e di resistere alle diverse condizioni economiche.
Metodi di Venture Capital
I venture capitalist utilizzano diversi approcci per investire nelle startup e nelle aziende emergenti. Il metodo più comune è l’investimento per round di finanziamento, dove i VC partecipano in diverse fasi dello sviluppo aziendale: dal seed capital per le imprese in fase embrionale, passando per i round Series A, B e C per le aziende in crescita. I venture capitalist possono anche optare per investimenti in syndication, collaborando con altri fondi di venture capital per distribuire il rischio e aumentare il capitale disponibile. Inoltre, molti VC adottano una strategia di portfolio diversificato, investendo in multiple startup di settori differenti per bilanciare il rischio elevato intrinseco in questo tipo di operazioni.
Venture Capital e Private Equity: Differenze e Similitudini
Mentre sia il venture capital che il private equity rappresentano forme di investimento in capitale di rischio, esistono differenze sostanziali tra i due approcci. I VC si concentrano principalmente su startup e aziende nelle prime fasi di sviluppo, investendo in quote di minoranza e accettando un rischio più elevato in cambio di potenziali rendimenti significativi.
Il private equity, invece, tende a investire in aziende più mature e consolidate, spesso acquisendo quote di maggioranza e concentrandosi sulla ristrutturazione e ottimizzazione operativa. I venture capitalist puntano su aziende con alto potenziale di crescita e innovazione tecnologica, mentre i fondi di private equity cercano aziende sottovalutate o che necessitano di riorganizzazione per aumentarne il valore.
Come valutano i VC le potenziali opportunità di investimento?
I venture capitalist valutano le startup basandosi su diversi fattori chiave: il team fondatore e le sue competenze, il potenziale di mercato, la scalabilità del business model, la tecnologia o innovazione proposta, e la strategia di exit. L’analisi del business plan è fondamentale, ma altrettanto importante è la capacità dell’azienda di dimostrare una chiara visione di crescita e sviluppo.
Quali sono i tipici stadi di investimento nel venture capital?
Il VC opera attraverso diversi stadi di investimento: seed stage (fase iniziale con investimenti più contenuti), early stage (prime fasi di sviluppo del prodotto), growth stage (fase di espansione) e late stage (preparazione all’exit). Ogni fase richiede differenti importi di capitale e comporta diversi livelli di rischio per i venture capitalist.
Quanto tempo rimane tipicamente un VC in un investimento?
I venture capitalist pianificano generalmente un orizzonte temporale di 3-5 anni per i loro investimenti, cercando un’exit attraverso IPO o acquisizione da parte di un’azienda più grande. Questo timeframe può variare in base alle condizioni di mercato e alle performance dell’azienda.
Quali vantaggi oltre al capitale portano i venture capitalist?
Oltre al finanziamento, i VC forniscono mentorship, network di contatti, expertise strategica e operativa, e supporto nella governance aziendale. Questo “smart money” può essere fondamentale per la crescita e il successo di una startup tanto quanto il capitale stesso.
Come si prepara un’azienda per attrarre investimenti VC?
Un’azienda deve preparare un solido business plan, dimostrare traction nel mercato, avere un team competente e complementare, e presentare chiari vantaggi competitivi. È inoltre fondamentale avere una strategia di crescita ben definita e essere in grado di articolare chiaramente il potenziale di ritorno sull’investimento per i venture capitalist.