Il metodo Waterfall è una metodologia di gestione sequenziale dei progetti, suddivisi in fasi distinte al fine di agevolare un’ordinata progressione delle lavorazioni. Con un eccesso di sintesi, significa che ogni fase inizia solamente se quella precedente è stata correttamente completata.
Ma quali sono le caratteristiche e l’utilità della metodologia Waterfall?
Cos’è il metodo Waterfall
Andando con ordine, possiamo definire il metodo Waterfall come una metodologia di gestione dei progetti di tipo sequenziale: come abbiamo già anticipato, ogni progetto è diviso in fasi distinte e conseguenti, tanto che la fase successiva può iniziare solamente se la fase precedente è stata conclusa.
Applicato per la prima volta nell’industria manifatturiera, oggi il metodo Waterfall può essere adattato a qualsiasi tipo di organizzazione: il suo nome – in italiano traducibile come cascata – deriva dal fatto che tale metodologia è spesso rappresentata come un diagramma di flusso in cui ogni attività può cascare in quella successiva, fino ad arrivare al completamento delle operazioni, l’ultimo step che è posto alla base del diagramma.
Le fasi della metodologia Waterfall
Con le premesse di cui sopra dovrebbe essere piuttosto evidente come la metodologia Waterfall possa essere in grado di adattarsi alla gestione di qualsiasi progetto, sebbene sia utile soprattutto per quelli che si sviluppano in modo sequenziale.
Schematicamente, è possibile suddividere i passaggi della metodologia Waterfall nei seguenti cinque step. Vediamoli insieme.
Definizione dei requisiti
Si tratta del processo iniziale di pianificazione, in cui il team raccoglie tutte le informazioni utili affinché la progettazione del lavoro abbia successo. Considerato il funzionamento a cascata di questo modello, è essenziale che su questa prima fase si dedichi ogni attenzione, permettendo così alle fasi successive di poter procedere con la giusta consapevolezza, e alle decisioni di business di essere assunte con il minimo margine di errore.
È in questa fase, dunque, che si crea un piano di progetto dettagliato, che possa spiegare in modo chiaro e diretto cosa accadrà in ogni fase successiva del progetto: dalle risorse stanziate all’individuazione dei membri del team che si occuperanno del progetto, dalla cronologia che illustri quanto tempo ci vorrà per ogni fase alle responsabilità da attribuire, è questa la vera e propria base di ogni progetto coerente con la propria strategia aziendale.
Progettazione
Si passa dunque alla fase di progettazione, in cui il team specifica quali sono i moduli e le attività in cui il progetto sarà svolto.
Sviluppo
È la prima fase operativa vera e propria. Nel terzo step, infatti, il progetto viene concretamente realizzato prendendo come linee guida le indicazioni che sono state formulate nella fase precedente.
Test
Durante la quarta fase del metodo Waterfall vengono effettuati dei test utili per rilevare eventuali problemi che dovranno essere prontamente risolti prima di procedere al successivo step del progetto.
Rilascio
È l’ultima fase del processo: l’output viene giudicato pronto e, come tale, utile per il lancio e la distribuzione.
Quali sono i vantaggi dal metodo Waterfall
A questo punto è probabilmente intuibile quali siano i principali vantaggi del metodo Waterfall, un approccio metodologico che permette di ottenere una migliore efficacia dalla pianificazione del progetto, risultando particolarmente utile per incasellare delle attività sequenziali.
Una corretta applicazione del metodo può consentire all’azienda di organizzare le proprie risorse (umane e non solo) in maniera più strutturata e consapevole, evitando sprechi e sottovalutazioni. Inoltre, permette di effettuare delle modifiche di progettazione anticipate, prima del lancio sul mercato e della distribuzione.
Non mancano, naturalmente, dei punti di attenzione su cui bisognerebbe cercare di riporre la giusta competenza: si pensi al fatto che i test vengono generalmente previsti solo alla fine del processo, con la conseguenza che gli eventuali errori di progettazione sono rilevati solamente nello step finale.
Metodo Waterfall o Metodo Agile?
Molto spesso nell’analisi del metodo Waterfall si cita in contrapposizione il metodo Agile, un approccio che viene spesso considerato come alternativo. Effettivamente, almeno in estrema brevità, il Waterfall può essere considerato come un approccio sequenziale e lineare, mentre l’Agile è iterativo, flessibile e incrementale.
Proviamo a fare un piccolo raffronto.
Il metodo Waterfall prevede fasi ben definite che si susseguono in modo rigido e ogni step deve essere completato prima di passare al successivo. L’approccio offre chiarezza e prevedibilità, ma presenta significative limitazioni: una volta avviato il processo, è difficile e costoso tornare indietro per modificare requisiti o correggere errori di progettazione.
Il metodo Agile, di contro, nasce proprio come risposta alle rigidità del Waterfall e si basa su cicli di sviluppo brevi, chiamati “sprint” (tipicamente della durata di 2-4 settimane), con sviluppo iterativo e incrementale, comunicazione costante con il cliente, adattabilità ai cambiamenti, team auto-organizzati. I vantaggi dell’Agile sono legati a maggiore flessibilità, feedback continuo e capacità di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato. Tuttavia, richiede un maggiore impegno nella comunicazione e può risultare più complesso da gestire in progetti molto grandi.
La scelta tra i due metodi dipende da vari fattori:
Waterfall | Agile |
Più adatto quando i requisiti sono chiari e stabili, il progetto è ben definito e difficilmente soggetto a cambiamenti, come nei sistemi critici per la sicurezza | Preferibile quando i requisiti sono incerti o in evoluzione, quando è importante la velocità di rilascio e quando si lavora in mercati dinamici come il web o le applicazioni mobile |
Nella pratica, però, è pur vero che molte organizzazioni adottano approcci ibridi, combinando elementi di entrambi i metodi per adattarsi alle proprie esigenze specifiche. Se vuoi saperne di più su come applicare il metodo Waterfall, contattami per una consulenza strategica
Confrontati con un esperto di strategia aziendale, già dai primi contatti avrai la possibilità di sottoporre i tuoi quesiti. Dalle risposte che riceverai potrai valutare la qualità della consulenza, prima di iniziare qualsiasi tipo di collaborazione.