Settimana corta, pro e contro in azienda: che lezioni possiamo trarre

settimana corta

La settimana lavorativa di 4 giorni è una tendenza relativamente nuova nel mercato del lavoro italiano e, anche se non sono ancora tantissime le imprese che la stanno adottando (ma non mancano i big, come la sperimentazione di Intesa Sanpaolo), è lecito immaginare che la tendenza prenderà piede nei prossimi anni. Ma quali sono i pro e i contro della settimana corta? Che lezioni possiamo trarre per la tua organizzazione?

Come funziona la settimana corta

Il concetto della settimana corta è relativamente semplice. I dipendenti lavorano per quattro giorni (invece dei tradizionali cinque) e mantengono l’intero stipendio, puntando alla conservazione della produttività o al suo incremento.

A prima vista, l’idea potrebbe un po’ paradossale. Come si può lavorare meno ore, ma essere comunque produttivi come prima, o più di prima?

I vantaggi della riduzione della settimana lavorativa

Il mantenimento o l’incremento della produttività poggiano principalmente sui benefici per i dipendenti, che sono sicuramente i più evidenti.

I lavoratori possono infatti impiegare meno ore in azienda e disporre di più tempo libero da dedicare alla famiglia o ai propri interessi, con conseguente riduzione dello stress e maggiore benessere generale. Inoltre, possono sentirsi più produttivi, realizzando più cose in meno tempo.

Fin qui, una brevissima sintesi che, però, rischia di semplificare eccessivamente questa tendenza. Meglio allora addentrarsi nelle caratteristiche della settimana corta con maggiore attenzione al fine di comprendere quali siano le leve che possono essere mosse per massimizzare la produttività.

Il giorno di riposo aggiuntivo è un vincolo emozionale

La settimana lavorativa corte offre un giorno libero in più, specificamente destinato a essere utilizzato per attività diverse dal lavoro e non necessariamente per ristorarsi e prepararsi alla settimana successiva. Questo benefit è generalmente interpretato con maggiore attenzione rispetto a un “normale” fine settimana, perché è avvertito dai dipendenti come un beneficio fondamentale.

In altri termini, se quando si lavora per cinque giorni nessuno osa dire che il fine settimana fa parte dei benefit, lo stesso accade diversamente quando si tratta di tre giorni di riposo. La motivazione a salvaguardare il giorno extra non lavorativo è particolarmente forte e stabilisce un obiettivo più chiaro e un motivo per lavorare in modo più efficace.

La settimana lavorativa di 4 giorni si concentra sui risultati più che sulle ore di lavoro

In un superato approccio organizzativo, chi rimane a lavoro fino a tardi è spesso considerato più dedito di chi esce dall’ufficio in orario. Tuttavia, potrebbe anche essere vero il contrario. Ovvero, fare tardi potrebbe essere un segno di scarsa produttività, piuttosto che di mancanza di dedizione.

Ecco dunque che la settimana lavorativa di 4 giorni diventa espressione di una maggiore concentrazione sui risultati: invece di cercare di riempire le ore della settimana, ci concentriamo sul lavoro da svolgere in modo efficace, perché non abbiamo tempo da perdere.

Vale forse la pena ricordare la legge di Parkinson, secondo cui il lavoro si espande fino a riempire il tempo assegnato per il suo completamento.In altre parole, se concediamo cinque giorni, ci vorranno cinque giorni, ma quando lo riduciamo a quattro, tendiamo a trovare il modo di completarlo in meno tempo.

La settimana lavorativa di 4 giorni ci fa pensare più intensamente

Se ci si impone un vincolo come la settimana lavorativa di 4 giorni, il lavoratore è indotto a trovare delle idee per farlo funzionare. Insomma, la settimana lavorativa ridotta corta costringe le persone a pensare in modo creativo, a fare le cose in modo più efficace o efficiente. Ovviamente, c’è un limite: se decidessimo di ridurre la nostra settimana lavorativa a un solo giorno, sarebbe più difficile mantenere la stessa produttività!

E tu che ne pensi? Se vuoi sapere come implementare la settimana corta nella tua azienda, o vuoi saperne ancora di più sui pro e contro, contattami qui.

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