Il blended learning, o apprendimento misto, è un modello didattico che combina le caratteristiche e i vantaggi dello studio online con quello dell’insegnamento in presenza. Si tratta di una formula di apprendimento che può pertanto mixare gli aspetti migliori delle due diverse tipologie di formazione, permettendo alla formazione digitale di agire in sinergia con quella analogica.
Cerchiamo dunque di comprendere insieme quali siano le caratteristiche del blended learning e in che modo può trasformarsi in una leva vincente per migliorare le competenze della tua organizzazione.
Cos’è il blended learning
Come abbiamo già anticipato qualche riga fa, il blended learning (o studio integrato, didattica blended) è un modello di apprendimento digitale misto, integrato con la formazione tradizionale analogica.
Con queste caratteristiche, l’approccio può essere personalizzato in tanti modi. Per esempio, si può procedere con il programmare lo studio individuale solo online, ma periodici corsi in cui i partecipanti hanno l’opportunità di incontrarsi in presenza e seguire così un evento formativo di tipo tradizionale.
Qualsiasi siano le caratteristiche di integrazione tra l’approccio tradizionale e quello digitale, a caratterizzare il blended learning è evidentemente la possibilità di combinarli in modo tale da formare un ambiente di training diversificato e più completo (e complesso), stimolando così la motivazione allo studio.
Quali sono i vantaggi del blended learning per le aziende
Se applicato correttamente, il blended learning può comportare numerosi benefici per le aziende a cominciare, naturalmente, da un notevole risparmio. Non solamente infatti le aziende riusciranno a ridurre i costi dei materiali per la didattica (quelli della didattica digitale sono sicuramente inferiori rispetto a quelli della didattica tradizionali), ma è altresì possibile organizzare eventi di formazione in modo più economico. I costi indiretti legati a tali eventi possono infatti essere totalmente eliminati, azzerando costi di trasferta e di alloggio, e riducendo altresì la perdita di produttività.
Non sfugge inoltre come questo metodo di apprendimento sia molto più agile e flessibile. Può dunque essere adattato con immediatezza alle esigenze di ogni azienda, che può per esempio creare progetti in modo più rapido verso tutti i dipendenti, senza ostacoli di predisposizione di un ambiente fisico. Ricordo inoltre che il blended learning può essere svolto ovunque e che in questo modo i dipendenti possono avere le medesime opportunità di accesso alla formazione, indipendentemente dalla propria sede di appartenenza.
Quali sono i vantaggi del blended learning per il personale
Come evidente, i benefici del blended learning sono diretti anche al personale, che potrà personalizzare in modo autonomo il proprio accesso allo studio, prescindendo dall’orario e dal luogo.
Così facendo, l’apprendimento misto ha tutte le carte in regola per consentire al dipendente di strutturare un metodo e una didattica pienamente flessibili, assicurando uno studio più motivante e interessante.
Naturalmente, come avviene per ogni percorso di approfondimento, anche il blended learning dovrebbe essere valutato con particolare attenzione. Per esempio, non sfugge che attraverso questa forma di apprendimento mista i legami sociali che tradizionalmente si instaurano tra l’insegnante e i suoi studenti potrebbero esserne limitati e, proprio in virtù di questo, alcuni studenti potrebbero avvertire una minore motivazione alla formazione.
Allo stesso modo, non è possibile escludere possibili errori nello studio, o interpretazioni sbagliate del materiale didattico, considerato che i tutor hanno minore impatto sull’effettivo processo di formazione, rispetto a quanto ne avrebbero con un processo di formazione tradizionale.
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