L’AI generativa (o intelligenza artificiale generativa) è certamente uno dei top trend in tutto il mondo, con le organizzazioni e le istituzioni che stanno esplorando le possibilità create da questo nuovo strumento.
D’altronde, non è certo una novità che l’intelligenza artificiale generativa possa creare numerose opportunità per automatizzare, aumentare e ottimizzare le attività basate sul linguaggio: dalla generazione di sintesi automatizzate alla fornitura di chatbot intelligenti multilingue per i propri servizi, sono numerosissime le applicazioni dell’AI generativa di cui tutti i business potrebbero approfittare.
Ma come affrontare al meglio questa rivoluzione? In che modo è possibile rendere l’AI generativa una chiave vincente del proprio business?
La trasparenza dell’IA generativa
In primo luogo, è bene rammentare come l’IA debba essere affrontata in modo responsabile e prudente, nell’ottica di rispetto della sicurezza e della protezione dei dati. L’AI generativa non deve essere percepita come un rischio, e prima che possa essere impiegata proficuamente in un contesto operativo, è necessario soffermarsi su diverse considerazioni di sicurezza, legali ed etiche, che includono aspetti fondamentali come i diritti di proprietà intellettuale, la sicurezza dei dati, la correttezza dei contenuti insiti nei dati di addestramento dell’IA e così via.
Per mantenere la fiducia dei propri clienti, è di vitale importanza che l’AI generativa venga utilizzata in modo equo, trasparente, etico e responsabile.
Il ruolo dei responsabili in azienda
Sfruttare la potenza dell’AI generativa non significa solo scegliere la tecnologia giusta o apportare le giuste modifiche ai processi. Servono anche le persone giuste, motivate a capire cosa può fare la tecnologia e in possesso di quelle competenze giuste per agire sui cambiamenti futuri.
I responsabili dell’uso dell’AI generativa in azienda devono assumere un ruolo di primo piano nel garantire la formazione della forza lavoro e nell’instillare nell’organizzazione una cultura orientata verso maggiore innovazione. Si tratta di processo molto importante, che richiede riflessione e attenzione, nella consapevolezza che il passaggio a nuove modalità di lavoro sarà difficile per alcuni lavoratori, in particolare per quelli che vedono l’AI generativa come una minaccia piuttosto che come uno strumento.
Anche quando i lavoratori sono favorevoli alla tecnologia, inoltre, potrebbero non avere le competenze o la fiducia necessarie per utilizzare l’IA generativa in modo efficace e appropriato. Di qui, la necessità di predisporre appositi percorsi formativi che consentano alle risorse umane di riallinearsi in vista degli obiettivi di tutta l’organizzazione.
Un piano per implementare l’AI generativa in azienda
Tutto ciò premesso, è possibile ipotizzare un percorso ideale che i leader dovranno predisporre per favorire l’introduzione dell’AI generativa nella propria organizzazione:
- Valutare le competenze necessarie per sfruttare l’intelligenza artificiale generativa. Quando le organizzazioni iniziano a identificare le opportunità dettate dall’AI generativa, è importante che creino subito fiducia nella forza lavoro. I responsabili dovrebbero dunque mappare le competenze necessarie per sfruttare la tecnologia in modo efficace e pianificare come sviluppare queste competenze attraverso una formazione mirata. Allo stesso tempo, dovrebbero chiarire quali compiti non possono e/o non vogliono essere automatizzati.
- Coltivare una cultura della sperimentazione. La creazione di un ambiente che favorisca l’innovazione e la sperimentazione non è qualcosa che può avvenire da sola. È invece necessario che i leader investano attivamente tempo e risorse per coinvolgere i lavoratori e superare le barriere culturali.
- Dare priorità ai casi d’uso che massimizzano il valore per tutti. Quando i leader lavorano con i loro colleghi per implementare l’AI generativa, dovrebbero dare priorità ai casi d’uso che possono migliorare i modi di lavorare per i dipendenti e allo stesso tempo migliorare l’erogazione dei servizi per i cittadini. Questo approccio al valore a 360 gradi dovrebbe basarsi sull’attenzione alle nuove competenze e sulla cultura dell’innovazione per coinvolgere attivamente i team nel processo di cambiamento, concentrandosi sull’approfondimento del coinvolgimento delle persone, aumentando il loro lavoro e/o aiutandole a concentrarsi su altri compiti di maggior valore.
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