La burocrazia è l’uso di regole e procedure scritte o orali per controllare un’organizzazione. Idealmente, secondo quanto riferisce Max Weber, un’organizzazione dovrebbe essere caratterizzata da una efficace divisione del lavoro, da una gerarchia chiara, da norme e da relazioni impersonali. Tuttavia, questa burocrazia ideale non esiste per stessa ammissione di Weber. Dunque, che conclusioni è possibile trarre sulla burocrazia nella propria organizzazione? C’è un modo per arrivare alla burocrazia Weber?
Tipi di burocrazia secondo Weber
Per Weber, la burocrazia – intesa come un sistema di regole e procedure concepito per rendere il funzionamento di un’organizzazione più efficiente, efficace e razionale possibile – può essere suddivisa in:
- burocrazia formale: ha regole scritte esplicite che vengono applicate dalla struttura gerarchica dell’organizzazione. Si tratta di entità spesso caratterizzate da impersonalità, rigidità, inefficienza e inflessibilità;
- burocrazia informale: opera al di fuori di qualsiasi processo formalizzato, con solo accordi impliciti tra individui che lavorano insieme regolarmente.
Ciò premesso, Max Weber identifica sei principi della burocrazia:
- gerarchia delle autorità
- norme e regolamenti formali
- divisione del lavoro (specializzazioni)
- impersonalità
- orientamento alla carriera
- processo di selezione formale.
Vediamoli rapidamente uno per uno.
Gerarchia dell’autorità
L’importanza della gerarchia dell’autorità deriva dal fatto che fornisce regole formalizzate per stabilire chi può dare ordini a chi all’interno di un’organizzazione. Naturalmente, questo crea dinamiche di potere, con coloro che si trovano a livelli più alti che impartiscono ordini a coloro che si trovano a livelli inferiori, all’interno di canali formalizzati.
Norme e regolamenti formali
Le norme e i regolamenti formali in una burocrazia ideale sono le linee guida che dettano il modo in cui le cose devono essere fatte. I documenti su cui si basano tali norme e regolamenti includono manuali, direttive, prontuari, istruzioni, politiche, ecc. Forniscono una chiara definizione di ciò che deve accadere affinché un’organizzazione funzioni in modo appropriato.
Divisione del lavoro (specializzazioni)
Weber sosteneva che una burocrazia ben funzionante, progettata tenendo conto della divisione del lavoro, sarà più efficiente e produttiva di una che ne è priva. Senza la divisione del lavoro, infatti, le persone dovrebbero svolgere molti compiti per i quali non sono sufficientemente preparate, rendendo il tutto più incompleto o non organizzato perché non c’è abbastanza tempo per completarli tutti contemporaneamente all’inizio di un altro compito.
Con la specializzazione (divisione), la qualità migliora e i costi diminuiscono perché solo chi è qualificato svolge i compiti.
Impersonalità
La burocrazia deve essere autonoma, impersonale e imparziale per raggiungere i suoi obiettivi. Secondo Weber, il rapporto tra i dipendenti deve essere professionale: le regole devono essere ben definite, chiare e devono essere applicate a tutti allo stesso modo. Le regole servono a prevenire favoritismi, nepotismi e la partecipazione di estranei o interferenze politiche con gli obiettivi dell’organizzazione.
Orientamento alla carriera
Il principio dell’orientamento alla carriera nella burocrazia ideale prevede che ogni dipendente abbia un insieme unico di competenze ed è responsabilità del datore di lavoro abbinare i propri dipendenti alle mansioni più adatte a loro.
In altre parole, i dipendenti dovrebbero avere percorsi di carriera che consentano loro di crescere in ruoli diversi nel tempo, pur avendo l’opportunità di sperimentare cose nuove.
Processo di selezione formale
Un altro concetto chiave di una burocrazia ideale è che la direzione può ispirare i lavoratori a sviluppare una carriera a lungo termine nell’azienda, fornendo loro la sicurezza del posto di lavoro e premi basati sulle prestazioni.
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