KPI aziendali: come scegliere i migliori indicatori di performance

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KPI aziendali sono indicatori di performance molto utili per analizzare le prestazioni di un’azienda o di una o più attività che vengono effettuate all’interno dell’impresa. Si tratta infatti di valori che consentono una efficace misurazione delle performance, indicando se si sta facendo bene, e cosa si possa fare per poter correggere il tiro e conseguire, in tal modo, i risultati attesi.

Ciò premesso, il tema merita evidentemente un approfondimento più esteso al fine di comprendere in che modo l’uso dei KPI aziendali possa determinare un effettivo vantaggio in ambito aziendale.

Per esempio, come si scelgono i KPI aziendali corretti? Ci sono dei consigli di strategia aziendale che devi tenere a mente per stabilire quali indicatori di performance siano più utili per i tuoi fini?

Proviamo a scoprirlo insieme!

Come scegliere i KPI aziendali

Affinché possano essere una utile guida delle performance aziendali, è necessario che i KPI scelti siano quelli giusti, intendendo per tali quelli più funzionali ai tuoi obiettivi.

Naturalmente, non posso non ricordare ancora una volta che non esistano KPI che siano validi per tutte le imprese in identico modo e con la stessa efficacia, e come ogni azienda richieda una serie di KPI differenti. Di qui, una ulteriore riflessione: come trovare i KPI più validi per i propri fini?

La soluzione è sempre quella di partire dalla definizione chiara di quali siano i tuoi obiettivi di business e, solo di conseguenza, cercare di comprendere quali indicatori potrebbero rappresentarli meglio.

Solamente in questo modo riuscirai a definire correttamente gli indicatori chiave da monitorare: nei prossimi paragrafi vedremo come individuare un KPI aziendale e quali caratteristiche deve avere. Vedremo inoltre alcuni esempi di KPI aziendali a seconda del tipo di attività che si sta svolgendo, e come applicarli concretamente nella propria organizzazione.

Come individuare un KPI aziendale?

Al al di là dei KPI che andrai a individuare per il tuo business, ci sono alcune caratteristiche che ritengo che i KPI debbano sempre avere. Ne ho peraltro già parlato nel focus sui KPI per la strategia aziendale, che ti invito a consultare.

In questa sede voglio ricordarti ancora una volta quanto sia importante che il KPI sia:

  • Misurabile, perché solamente le metriche che sono quantificabili, con dati tempestivamente disponibili e confrontabili, possono avere un’utilità di valutazione.
  • Rilevante, poiché deve essere strettamente connesso all’obiettivo, al fine di fornire informazioni di valore all’imprenditore.
  • Utile, perché deve garantire la disponibilità di dati che consentano di avere una situazione chiara della situazione e, in caso di gap, apportare correttivi necessari per raggiungere gli obiettivi.
  • Funzionale, poiché deve essere calcolabile velocemente al fine di permettere all’imprenditore di giungere a decisioni in tempi rapidi.

Non sono questi, comunque, gli unici elementi che un KPI aziendale deve possedere per poter essere efficacemente qualificato come tale.

Per esempio, prova a domandarti se i KPI aziendali:

  • sono semplici da capire o se invece devono essere oggetto di una complessa interpretazione
  • potranno essere rilevanti nel tempo o sono espressione di un’esigenza di breve termine
  • sono definiti chiaramente o ci sono margini per un’incerta interpretazione
  • sono in grado di riflettere accuratamente il processo aziendale e la strategia
  • si concentrano su un obiettivo di miglioramento o meno
  • consentono di ottenere un feedback rapido e chiaro.

Insomma, come puoi ben vedere da questi brevi spunti, i KPI aziendali sono tanto più utili quanto riescono a rivelare le tendenze nel tempo in modo preciso, semplice e pertinente.

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Esempi pratici di KPI

Fin qui ho cercato di fornire qualche indicazione di massima per l’individuazione dei KPI aziendali. Giova tuttavia fare qualche esempio sui KPI, al fine di comprendere quali possano essere gli indicatori di performance che potrebbero essere attivati anche all’interno della tua attività.

Immaginiamo, in particolar modo, che tu sia interessato a stimolare il reparto commerciale della tua organizzazione e che dunque tu abbia necessità di individuare qualche buon KPI vendite che possa permetterti di comprendere come si stiano comportando i vari team.

In questo scenario, un buon KPI vendite potrebbe essere rappresentato dal numero di prodotti venduti, oppure dall’aumento del fatturato conseguito da ciascun team destinato al commerciale.

Considerato poi che i KPI devono essere specifici, quantificabili e correlati a un momento temporale, non potremo che declinarli, ad esempio, in un incremento del numero di prodotti venduti del 5% entro i prossimi 3 mesi, oppure una crescita del fatturato del 5% entro i prossimi 12 mesi.

Naturalmente, come potrai già renderti conto da queste poche righe, non esistono ricette che possano andar bene per tutte le attività commerciali. Pertanto, potresti scegliere di preferire l’individuazione di KPI diversi, che possano per esempio tenere conto della marginalità di ogni prodotto.

In ogni caso, il mio consiglio finale è quello di non eccedere con il numero di KPI da monitorare, perché concentrarsi su troppi elementi di analisi potrebbe far perdere di vista le priorità aziendali.

KPIs aziendali: cosa fare (e cosa non fare) per sceglierli

Per trarre qualche sintesi di pratico utilizzo, ho riassunto in questa tabella alcune cose che dovresti fare (e altre che non dovresti fare) nella scelta dei tuoi KPI aziendali:

Cosa fareCosa non fare
Allineare i KPI agli obiettivi strategici della tua aziendaScegliere alcuni KPI solo perché sono facili da misurare
Assicurarsi che i KPI siano misurabili e quantificabiliSelezionare troppi KPI, perché causeresti solo confusione e dispersione di attenzione e interventi
Scegliere KPI che siano influenzabili dalle tue azioniIgnorare l’input dei dipendenti che lavoreranno sui KPI
Bilanciare KPI a breve e lungo termineConcentrarsi solo su metriche finanziarie, trascurando altri aspetti altrettanto importanti
Rivedere e aggiornare periodicamente i KPIManipolare i dati per raggiungere artificialmente gli obiettivi KPI

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Cosa sono i KPI?

I KPI (Key Performance Indicators) sono metriche quantificabili per valutare le prestazioni di un’azienda rispetto ai suoi obiettivi strategici.

Quanti KPI dovrebbe avere un’azienda?

Non esiste un numero fisso, ma in generale è consigliabile limitarsi a 5-10 KPI principali per area o dipartimento. Troppi KPI possono infatti causare confusione e dispersione delle risorse.

Con quale frequenza dovrebbero essere misurati i KPI?

La frequenza dipende dal tipo di KPI e dal contesto aziendale. Alcuni potrebbero richiedere un monitoraggio giornaliero o settimanale, altri mensile o trimestrale. L’importante è stabilire una cadenza regolare che permetta di identificare trend e prendere decisioni tempestive.

Come si distinguono i KPI dalle metriche ordinarie?

I KPI sono direttamente legati agli obiettivi strategici dell’azienda e hanno un impatto significativo sulle sue prestazioni complessive. Le metriche ordinarie, invece, possono essere utili per il monitoraggio quotidiano ma non sono necessariamente cruciali per il successo a lungo termine dell’organizzazione.

Come si può garantire che i KPI siano efficaci?

Per garantire l’efficacia dei KPI assicurati che siano SMART, allineati agli obiettivi strategici dell’azienda e utilizzati positivamente per influenzare decisioni e azioni.

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