Insomma, per certi versi il data driven marketing è l’opposto dell’assunzione di decisioni sulla sola base di percezioni, sensazioni e congetture, preferendo invece il supporto del processo decisionale attraverso un’analisi più specifica. Ma come funziona? Come può essere implementato nel tuo business?
Cosa cambia con il data driven marketing
Con il data driven marketing ogni azione è sostenuta dai dati sul comportamento dei clienti, sulle tendenze di mercato e su altre metriche ritenute rilevanti.
Attraverso la fruizione di queste informazioni, le aziende sono dunque in grado di assumere delle decisioni che possono incontrare meglio i propri obiettivi, evitando di lavorare in condizioni di incertezza.
Insomma, il data driven marketing è basato sulla raccolta e sull’analisi di una gran mole di informazioni come quelle demografiche, i comportamenti degli acquisti, la cronologia delle interazioni, e così via. Si tratta di un vasto patrimonio di conoscenze che permette all’impresa di segmentare e comprendere meglio il proprio pubblico di riferimento, destinato ad esso delle politiche di comunicazione più mirate.
Considerato poi che i consumatori quotidianamente sono bombardati da numerosi messaggi promozionali, è evidente come il valore informativo che può essere ottenuto con il data driven marketing sia essenziale per fornire un contenuto che può arrivare in modo diretto ed efficace al target.
Perché il data driven marketing è vantaggioso
Le righe di cui sopra dovrebbero essere sufficienti per comprendere quanto il data driven marketing sia vantaggioso: questa forma di marketing guidata dai dati offre infatti numerosi benefici a tutte le aziende che intendono prendere delle decisioni informate e massimizzare i propri sforzi di marketing. Qualche esempio?
Uno dei principali benefici è la possibilità di comprendere meglio quali siano le preferenze e i comportamenti dei clienti dell’azienda: analizzando i dati, infatti, potrai identificare al meglio modelli e tendenze che possono aiutarti ad adattare di conseguenza la comunicazione, i contenuti e le offerte, al fine di soddisfare al meglio le esigenze del proprio pubblico di riferimento.
Un altro significativo vantaggio del data driven marketing è legato alla componente economica: le aziende che ricorrono al data driven marketing possono infatti ottimizzare le loro campagne rivolgendosi a specifici segmenti basati su informazioni demografiche, comportamenti di acquisto e altri fattori rilevanti, migliorando così il rendimento di ogni investimento.
Ancora, grazie alle nuove tecnologie digitali il marketing guidato dai dati permette un’ottimizzazione delle informazioni e delle metriche in tempo reale, permettendo così alle aziende di modificare rapidamente le proprie tattiche nel caso in cui dovessero notare delle aree le cui prestazioni sono insufficienti o denotano comunque delle opportunità di miglioramento.
Infine, le strategie che si basano sul data driven marketing possono permettere un monitoraggio delle prestazioni in modo più accurato: seguendo l’evoluzione nel tempo degli indicatori chiave di performance (KPI), le aziende possono infatti ottenere delle informazioni di rilievo su ciò che sta funzionando bene e su ciò che invece merita un intervento.
Come creare una strategia di data driven marketing
Anche se dedicheremo a questo tema un separato approfondimento, può essere utile condividere, in brevità, come la creazione di una strategia di data driven marketing sia strutturata dai seguenti passaggi principali:
- definizione degli obiettivi: cosa speri di ottenere con i tuoi sforzi di marketing?
- identificazione delle metriche chiave che si allineino con i tuoi obiettivi
- raccolta delle fonti di dati pertinenti
- organizzazione e analisi dei dati in modo efficace
- test dei diversi approcci e misurazione dell’impatto sui KPI.
Alternative al data driven marketing
Come abbiamo visto nelle scorse righe, il data driven marketing è divenuto rapidamente un punto di riferimento contemporaneo, spingendo molte aziende a basare le proprie strategie esclusivamente sui dati. Tuttavia, esistono approcci alternativi che possono risultare ugualmente efficaci e, in alcuni casi, persino più vantaggiosi per costruire relazioni autentiche con i clienti. Ma quali sono?
Uno di questi è certamente costituito dal marketing basato sui valori, che si concentra sulla creazione di connessioni emotive con i consumatori attraverso la condivisione di valori fondamentali e principi etici. Le aziende che adottano questa strategia non si limitano dunque a vendere prodotti o servizi, ma promuovono una visione del mondo e uno stile di vita che si allinea profondamente con il loro pubblico target.
Anche l’approccio esperienziale al marketing costituisce un’altra valida alternativa. Invece di basarsi sui dati demografici e comportamentali, la strategia si concentra sulla creazione di esperienze memorabili e coinvolgenti per i clienti. Eventi dal vivo, installazioni interattive, pop-up store e altre iniziative che stimolano i sensi e le emozioni possono creare legami duraturi con il brand che superano le consuete logiche numeriche.
In questo ambito, citiamo anche il marketing narrativo, quale ulteriore alternativa al data driven marketing: è ben noto che con lo storytelling, le aziende possono costruire narrazioni avvincenti che coinvolgono emotivamente il pubblico. Inoltre, anche il marketing relazionale costituisce un’altra importante alternativa al data driven marketing, focalizzandosi sulla costruzione di relazioni personali e durature con i clienti, piuttosto che sulla mera analisi dei loro comportamenti online.
Infine, non possiamo non fare cenno all’approccio intuitivo al marketing, basato sull’esperienza e sulla profonda comprensione del mercato, così come al marketing culturale, che si concentra sulla comprensione e l’integrazione con le tendenze culturali e sociali più ampie, piuttosto che sui dati comportamentali individuali.
Se vuoi saperne di più ti consiglio, come sempre, di contattarmi a questi recapiti.
