L’autosabotaggio inconscio è un concetto molto importante nella gestione di un’impresa poiché può costituire un fardello molto grave alla realizzazione degli obiettivi dell’organizzazione.
L’autosabotaggio inconscio può infatti influire negativamente su tantissimi aspetti della propria vita personale e professionale e, come tale, può arrivare a danneggiare significativamente le speranze di poter giungere alla meta nella propria organizzazione.
Proprio perché l’autosabotaggio inconscio è un pericoloso e subdolo nemico all’interno della tua azienda, ritengo sia molto utile conoscerlo e comprendere quali azioni porre in essere per evitare che il tuo, o quello dei tuoi collaboratori, possa pregiudicare lo sviluppo sostenibile del tuo business.
Cos’è l’autosabotaggio inconscio
Per prima cosa, cerchiamo di definire l’autosabotaggio inconscio come un meccanismo per cui si finisce con il sabotarsi da soli senza nemmeno rendersene conto, ma attribuendo invece la colpa del proprio fallimento agli agenti esterni.
Facciamo un esempio per capire meglio di cosa si tratta. Immaginiamo che all’interno della tua azienda ci sia un cliente da incontrare e che in quell’occasione tu finisca con l’arrivare in ritardo all’appuntamento, o magari arrivare puntuale ma dimenticandoti di portare i preventivi che avevi promesso.
A quel punto, l’autosabotaggio inconscio potrebbe portare te o i collaboratori che ne sono affetti ad accusare in qualità di responsabili diversi elementi esterni come – a titolo di esempio – i troppi impegni da gestire, l’ansia, i mezzi pubblici in ritardo e altro ancora.
Spesso, però, la verità è un’altra: forse quell’appuntamento con il cliente ti creava disagio e, proprio per questo motivo, stavi cercando di fare di tutto, inconsciamente, per evitare l’incontro.
Il potere della mente
In altri termini, quello che è accaduto è che la tua mente ha avuto il sopravvento e, sapendo che quell’appuntamento creava disagio e fastidio, ha creato una soluzione che potesse accontentare ogni esigenza: farti arrivare all’appuntamento con il cliente ma in ritardo, oppure incontrare il cliente ma senza i preventivi, solo per riallacciarci agli esempi di cui sopra.
Il risultato finale è che la mente ti ha aiutato ad alleggerirti (non hai chiuso il contratto con il cliente) ma, di contro, ti ha lasciato la possibilità di dare la colpa ad altri e, in fondo, attribuire le responsabilità a una serie di sfortunati eventi.
Come evitare l’autosabotaggio inconscio
Se credi che quanto sopra sia una rarità, ti sbagli di grosso: all’interno delle organizzazioni gli atteggiamenti come quelli di cui sopra sono molto frequenti. La mente, di fatti, agisce in maniera costante per proteggerti da te stesso, e spesso lo fa proprio nei modi che abbiamo citato come esempio.
Eppure, disinnescare l’autosabotaggio inconscio non è certo impossibile. Per iniziare, smetti di far ricadere la colpa dei tuoi insuccessi su altre cause, o magari sentirti vittima di un destino che si sta accadendo contro d i te. Di contro, cerca di individuare le tue debolezze e riconoscere le tue insicurezze, perché è proprio questa la base per invertire la rotta.
Inizia dunque a usare più onesta nei tuoi confrontati, dando alla mente il potere di riposare: in questo modo, infatti, non dovrà più alimentare sistemi e strategie per accontentarti, come sopra abbiamo visto, ma potrà risparmiare energie che potranno essere dirottate lungo un percorso sicuramente più costruttivo.
Per esempio, le energie che la tua mente utilizzava per alimentare l’autosabotaggio inconscio potranno ora essere utilizzate per prepararsi meglio al prossimo colloquio con il cliente, predisponendo dei passi più efficaci verso i tuoi prossimi obiettivi.
Naturalmente, non è un cambiamento semplice e, spesso, dovrai arrivarci per piccoli passi. Tuttavia, è questo il modo corretto per provarci fino in fondo e dare alla tua organizzazione la possibilità di poter contare sulle massime potenzialità.
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