Riorganizzazione aziendale
La riorganizzazione aziendale è una serie di attività finalizzate a gestire al meglio la struttura operativa, superando gli ostacoli e le inefficienze che potrebbero impedire all’iniziativa imprenditoriale di raggiungere gli obiettivi preposti.
In tal senso, la riorganizzazione aziendale è anche qualificabile come un processo complesso e integrato, con cui portare il progetto imprenditoriale verso un nuovo livello qualitativo. In alcuni casi, è dalla riorganizzazione aziendale che dipendono le sorti della sostenibilità dell’impresa, considerato che molto spesso da essa discende la ripresa della sostenibilità economico – finanziaria del business.
Ma come si effettua una riorganizzazione aziendale? Quali sono le fasi attraverso cui si cerca di riorganizzare l’azienda? E perché è sempre meglio rivolgersi a un consulente esperto?
Prima ancora di comprendere in che modo sia possibile effettuare un processo di riorganizzazione aziendale, giova sottolineare come attraverso questo intervento si possa agire su un largo numero di determinanti che impattano in modo diretto sull’efficienza dell’impresa.
Per esempio, un progetto di riorganizzazione aziendale può ristrutturare i ruoli della tua società, rivisitare le funzioni del management, rivedere le relazioni tra le strutture, gli investimenti strategici e tanto altro ancora. Insomma, la riorganizzazione aziendale finisce con l’implicare una serie potenzialmente molto vasta di oggetti di azione, e di decisioni cruciali.
Ma dovrà si andrà a intervenire con maggiore frequenza? E quali sono le aree su cui il consulente per la riorganizzazione aziendale tenderà a concentrarsi con maggiore vigore?
È abbastanza semplice: su quelle in cui ritiene che ci siano delle sacche di inefficienza, problemi strutturali o organizzativi che stanno appesantendo le performance aziendali, impedendo così all’iniziativa imprenditoriale di cogliere i risultati che merita.
Chiarito che cosa sia la riorganizzazione aziendale e su cosa si possa impattare attraverso questa serie di attività, rimane da comprendere come si proceda e perché sia così importante ricorrere alla consulenza esperta di un professionista esterno.
Partiamo proprio da questo punto.
Spesso l’imprenditore è così impegnato a far quadrare tutti i tasselli del proprio mosaico, e a mirare con passione verso l’obiettivo finale, da perdere di vista quali siano le leve che dovrebbe muovere per far funzionare a dovere gli ingranaggi della propria struttura.
Molto spesso, inoltre, l’imprenditore è eccessivamente focalizzato su di sé, immaginando di avere la corretta percezione di ciò che gli avviene intorno. E, dunque, di frequente non è in grado di comprendere in modo pieno e consapevole quali siano le attività che dovrebbe invece generare per ripensare positivamente la propria organizzazione.
È in questo ambito che può intervenire, con la sua esperienza, un consulente aziendale esterno. Ovvero, un professionista in grado di condurre in modo coerente ed efficace le fasi che sotto cercherò di riassumere, e che non sarà influenzato dalle emotività e dalle percezioni radicate all’interno della struttura.
Come in ogni aspetto consulenziale, anche quello legato alla riorganizzazione aziendale non segue un processo uniforme per tutte le realtà imprenditoriali.
In altri termini, pur prevedendo una serie di fasi ricorrenti, le azioni della riorganizzazione aziendale possono variare anche sensibilmente a seconda delle caratteristiche e delle criticità che vengono rilevate all’interno dell’impresa.
Ciò premesso, la mia esperienza mi porta a sottolineare come nella maggior parte dei casi le attività di riorganizzazione aziendale possano esplicitarsi in tre diversi momenti.
01.
Analisi: scoprire perché la tua impresa è inefficiente
Il primo step che si persegue nel momento in cui si avvia un piano di riorganizzazione aziendale è comprendere per quale motivo la tua impresa sia inefficiente.
Per far ciò non si può che procedere in modo completo, organico e integrato, valutando tutti gli elementi che potrebbero aver determinato una situazione di crisi. Individuare correttamente tali determinanti è il miglior punto di partenza per rendersi conto su cosa si deve intervenire, e su cui poggiare la propria strategia, rimuovendo gli elementi negativi e, di contro, accelerando su quelli positivi.
02.
Strategia: creare una nuova vita in azienda
Una volta che l’analisi è effettuata, si avranno a disposizione tutti gli elementi informativi necessari per elaborare una strategia realmente valida ed efficace, finalizzata a consentire il raggiungimento degli obiettivi preposti.
Come ho avuto modo di anticipare qualche riga fa, la strategia di riorganizzazione aziendale potrà agire su un elevato numero di fattori, dalla ridefinizione dei ruoli alla revisione delle attività, soffermandosi sulla correzione di tutti quegli elementi che in fase di analisi sono emersi meritevoli di una specifica attenzione.
03.
Piano d’azione: come declinare la strategia in passi concreti
Se alla strategia può essere riconosciuto il merito di fornire una visione di insieme delle necessità di rivedere la propria organizzazione aziendale, al piano d’azione non potrà che essere attribuito il pregio di declinare in passi concreti, con scadenze intermedie di breve termine, le iniziative necessarie per conseguire una valida revisione delle proprie strutture imprenditoriali.
Una volta applicato, il piano d’azione dovrà infatti essere sottoposto a un continuo processo di controllo, finalizzato a comprendere se i risultati determinati dal piano d’azione sono in corso di corretta realizzazione e, in caso di gap negativi, garantire la possibilità di intervenire prontamente.
Dalle righe che sopra ho cercato di sintetizzare e condividere, dovrebbe essere piuttosto chiaro quanto sia importante cercare di ridefinire la struttura di un’impresa nel momento stesso in cui si iniziano a intravedere delle inefficienze, a loro volta manifestabili con determinanti numeriche e qualitative che l’imprenditore non dovrebbe sottovalutare.
Tuttavia, ridefinire la struttura imprenditoriale è un lavoro tutt’altro che semplice. Spesso significa infatti agire sulla cultura e sulla mentalità aziendale, che possono essere profondamente radicate.
Proprio per questo motivo affidarsi a un consulente aziendale esterno è quasi sempre la migliore soluzione per garantire alla propria azienda una giusta riorganizzazione, garantendosi la disponibilità di una visione obiettiva e competente sullo stato di salute attuale della propria struttura e, soprattutto, una indicazione chiara su cosa convenga fare per arrivare all’obiettivo desiderato: riappropriarsi di un’azienda efficacemente funzionante.
Se vuoi saperne di più su cosa posso fare per favorire una concreta e positiva riorganizzazione della tua azienda, puoi contattarmi ai recapiti che trovi in questa pagina.
Confrontati con un esperto di strategia aziendale. Già dai primi contatti avrai la possibilità di sottoporre i tuoi dubbi strategici. Dalle risposte che riceverai potrai valutare la qualità della consulenza, prima di iniziare qualsiasi tipo di collaborazione