Business plan per banca: come farne uno efficace

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La redazione di un business plan per banca è un compito molto importante per l’azienda e, come tale, richiede un approccio specifico e differente rispetto a quello che può essere generalmente utilizzato per la realizzazione di un business plan per investitori o venture capital.

Sebbene nulla vieti all’impresa di creare un business plan che possa essere valido per ogni stakeholders e potenziale destinatario, è certamente utile condividere come le banche siano un lettore particolare del business plan, e come in esso cerchino principalmente sicurezza e solidità del progetto, con particolare attenzione alla capacità di ripagare il finanziamento.

Business plan per banca: come è fatto?

Il business plan per una banca inizia con un executive summary che sintetizzi in modo chiaro l’essenza del progetto imprenditoriale e, soprattutto, la richiesta di finanziamento. La sezione deve immediatamente comunicare l’ammontare del prestito richiesto, la destinazione dei fondi e la modalità prevista per il rimborso. È fondamentale essere precisi e concreti, evitando toni eccessivamente enfatici o promesse irrealistiche.

Quindi, si procede con la descrizione dell’azienda, che deve essere dettagliata e concentrata sugli aspetti più rilevanti per una banca. È importante presentare la forma giuridica, la struttura societaria e i curriculum dei soci principali, permettendo così all’istituto di credito di valutare attentamente l’esperienza del management nel settore e la sua capacità di gestire l’impresa. L’analisi di mercato deve essere supportata da dati verificabili e fonti autorevoli, concentrandosi particolarmente sulla domanda attuale e potenziale, sulla concorrenza e sul posizionamento dell’azienda.

Piano operativo, organizzativo e economico-finanziario

Nella redazione del business plan per banca si passa poi alla redazione del piano operativo e organizzativo, con cui cruciale dimostrare la concretezza del progetto. Vanno descritti in dettaglio i processi produttivi o operativi, le risorse necessarie, i fornitori chiave e la struttura organizzativa. Ricorda che per una banca è importante capire come l’azienda genererà effettivamente i suoi ricavi e gestirà i costi. Particolare attenzione va dunque posta sulla descrizione delle competenze interne e delle partnership strategiche già attive o in fase di definizione.

Si passa poi alla redazione del piano economico-finanziario che, per la maggior parte degli istituti di credito, è anche la sezione più importante. Le proiezioni economico-finanziarie devono essere estremamente dettagliate e realistiche, supportate da assunzioni credibili e verificabili. È fondamentale presentare un piano di ammortamento del finanziamento richiesto, dimostrando la capacità dell’azienda di generare flussi di cassa sufficienti per il rimborso. Vanno inclusi il conto economico previsionale, lo stato patrimoniale e il rendiconto finanziario per almeno tre anni, con particolare attenzione al primo anno suddiviso per mesi.

Correlato a tale ultimo spunto vi è anche l’evidenza che le banche richiedono sempre garanzie concrete: è pertanto importante dedicare una sezione specifica alla descrizione delle garanzie offerte, siano esse personali dei soci, immobiliari o di altra natura. Vanno anche evidenziate eventuali coperture assicurative previste e la presenza di altri finanziatori o investitori già coinvolti nel progetto.

Le altre parti del business plan

Per quanto concerne le altre parti del documento, un business plan credibile deve includere un’analisi approfondita dei rischi potenziali e delle strategie per mitigarli. Le banche apprezzano particolarmente questa sezione perché dimostra la capacità di pianificazione e previsione dell’imprenditore. È importante presentare scenari alternativi (pessimistico, realistico, ottimistico) e le relative strategie di risposta.

Ricordiamo ancora come gli allegati siano un elemento fondamentale e devono includere tutti i documenti che possono rafforzare la credibilità del progetto: preventivi dei fornitori, lettere di intenti di potenziali clienti, certificazioni, brevetti, autorizzazioni, bilanci storici se disponibili, visure camerali e documenti societari. Per le banche, la completezza e l’accuratezza della documentazione sono indicatori importanti della serietà del progetto.

Infine, ricordiamo che il business plan per banca deve essere redatto in modo professionale, con un linguaggio chiaro e preciso, evitando termini troppo tecnici o gergali. La formattazione deve essere curata e coerente, con indici, numerazione delle pagine e riferimenti chiari. È consigliabile utilizzare grafici e tabelle per rendere più immediata la comprensione dei dati finanziari, ma senza eccessi che potrebbero distrarre dal contenuto sostanziale.

Se vuoi saperne di più come fare e desideri ottenere una consulenza specifica sul documento, puoi contattarmi qua.

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